Se non vuoi farlo per te, fallo per i tuoi figli.
I figli di madri che hanno sofferto di ipertensione durante la gravidanza hanno meno probabilità di sviluppare tale problema se sono stati esposti a livelli più elevati di vitamina D nel grembo materno, secondo i risultati di un’analisi pubblicata recentemente, condotta su 754 coppie madre-figlio.
La condizione di ipertensione arteriosa (o preeclampsia) può portare a ictus e malattie cardiovascolari.
È una delle principali cause di malattia e morte per le donne gestanti ed è anche associata a un maggior rischio di natimortalità e parto pretermine.
I ricercatori hanno stimato che la preeclampsia si verifica nel 2-8% delle gravidanze in tutto il mondo ed è un problema in crescita.
Gli studi hanno suggerito che la preeclampsia materna può aumentare il rischio di ipertensione per i loro figli. La carenza di vitamina D è stata associata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, inclusa la preeclampsia.
La vitamina D svolge anche un ruolo nello sviluppo fetale e, livelli più elevati di vitamina D nella prima infanzia, possono essere protettivi contro l’alta pressione arteriosa infantile. Tuttavia, nessuno studio ha esaminato se l’associazione intergenerazionale della preeclampsia con la pressione arteriosa infantile e adolescenziale varia in base allo stato della vitamina D.
I ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, negli Stati Uniti, si sono chiesti se i livelli di vitamina D nell’utero avrebbero modificato questa associazione tra preeclampsia materna e ipertensione nell’infanzia.
Per rispondere a questa domanda, il team ha analizzato i dati raccolti su 754 coppie madre-figlio, dal 1998 al 2018, in un ampio studio epidemiologico condotto presso il Boston Medical Center in Massachusetts.
Il set di dati includeva informazioni sulla preeclampsia durante la gravidanza, test sul sangue del cordone ombelicale alla nascita e pressione sanguigna dei bambini dai 3 ai 18 anni.
I loro risultati hanno dimostrato che livelli più elevati di vitamina D in gravidanza possono aiutare a proteggere i bambini nati da donne preeclamptiche dallo sviluppo di ipertensione.
Circa il 10% delle donne nel gruppo di studio aveva la preeclampsia e l’analisi ha rivelato che i loro figli, in media, avevano una pressione sanguigna sistolica più alta rispetto ai bambini nati da madri non preeclamptiche, circa 5 punti percentili in più, quando tutte le letture della pressione sanguigna erano disposte su una scala da 0 a 100 percentili.
I livelli di vitamina D nel sangue del cordone ombelicale hanno modificato chiaramente queste associazioni e in modo correlato alla dose. I bambini nella gamma più bassa, del 25%, dei livelli di vitamina D (il “quartile” più basso) erano circa 11 punti percentili più alti nella pressione sanguigna, in media, se le loro madri avevano avuto preeclampsia, rispetto ai bambini di madri non preeclamptiche.
Per i bambini nel quartile di vitamina D più alto, non sembrava esserci alcuna differenza nella pressione sanguigna media se le loro madri avevano avuto la preeclampsia; in altre parole, i risultati suggeriscono che avere livelli di vitamina D relativamente alti alla nascita, che potrebbero essere raggiunti attraverso integratori alimentari, può mitigare completamente il rischio portato dalla preeclampsia.
Vitamina D e salute cardiovascolare
La vitamina D può essere associata alla salute, fisiologia e patologia cardiovascolare attraverso molteplici percorsi, che includono la regolazione della proliferazione e dell’ipertrofia dei miociti e del sistema renina-angiotensina.
La vitamina D può anche essere un fattore nei processi di impianto, placentazione e angiogenesi ed è essenziale per mantenere una gravidanza sana.
I meccanismi su come la vitamina D possa modificare l’associazione tra preeclampsia e pressione arteriosa infantile, tuttavia, non sono chiari.
È chiaro anche che i risultati attuali devono essere replicati in altri studi osservazionali.
Ed aggiungono:
“Se altri studi epidemiologici confermeranno questi risultati, saranno necessari studi randomizzati per determinare in modo definitivo se una maggiore quantità di vitamina D, nelle madri a rischio di preeclampsia, possa proteggere dall’ipertensione arteriosa infantile”.
FONTI:
Zhang M. et al. (2020). Associations of cord blood vitamin D and preeclampsia with offspring blood pressure in childhood and adolescence. JAMA Netw Open, 3, e2019046
Dott. Atanasio De Meo
Farmacista
Dottore in Scienze e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute
Diploma di Master in Nutrizione Clinica
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