Rhodiola rosea: pianta medicinale vegetale tradizionale per la stanchezza, l’affaticamento e i malumori stagionali

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La stesura di questo articolo è a cura di PURE

Anche se oggi vediamo una serie di segnali di ottimismo, il periodo resta incerto per molti. Paura, preoccupazione e stress sono condizioni piuttosto comuni. Il senso di precarietà e di incertezza generano un aumento di ansia e agitazione. Il tema è documentato da diverse ricerche.  Secondo un’indagine di Pure Encapsulations condotta con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 900 italiani, attraverso un monitoraggio dei principali social network, blog, forum e community dedicate, per oltre 8 italiani su 10 (82%) gli ultimi 12 mesi sono stati all’insegna di questa ansia generalizzata. Se combinati ad uno stile di vita salutare, ci sono in commercio integratori di comprovata sicurezza ed efficacia, poiché costituiti da elementi fitoterapici, che sono in grado di farci adattare al momento di sovraccarico senza condizionare il comportamento o creare dipendenza. ​ Tra questi, forse tra i più conosciuti, c’è la Rhodiola Rosea

Che cos’è la rhodiola rosea?

La Rhodiola Rosea  è una pianta tipica delle zone fredde dall’Asia e dell’Europa, in particolare quelle artiche e nordeuropee, che si è adattata alle condizioni estreme producendo particolari sostanze che ad oggi vengono sfruttate per le loro proprietà ed effetti fisiologici Nelle zone di origine, come la Siberia, viene chiamata Rhosenrot, ovvero “radice d’oro”. Questo termine è dovuto alla leggenda che racconta di come chiunque ne bevesse l’infuso sarebbe vissuto per più di un secolo. Le popolazioni del Tibet, invece, la assumevano per migliorare il loro adattamento all’elevata altitudine. 

Esistono centinaia di varietà di Rhodiola, ma quella rosea si distingue per la presenza di due particolari sostanze, Rosavina e Salidroside, che sono le principali responsabili degli effetti benefici associati all’assunzione degli estratti di questa pianta. La parte della pianta utilizzata per la produzione dell’estratto è la radice, che nella sua forma fresca emana un odore tipico di rosa. 

Quali sono i suoi effetti? 

L’estratto vegetale di Rhodiola Rosea rientra nella categoria degli adattogeni vegetali, ovvero quelle sostanze che aiutano l’organismo a adattarsi e resistere agli stress fisici, chimici ed ambientali, alle quali vengono associate più indicazioni d’utilizzo. In particolare, Rhodiola rosea è considerata la pianta ad azione adattogena più completa, in grado di aumentare la resistenza alla fatica e a normalizzare le funzioni dell’organismo in presenza di stress sia fisico che mentale. 

L’organismo, quando sottoposto ad intense sollecitazioni dovute ad esempio ad un’attività fisica intensa o più semplicemente a periodi ad elevato stress mentale, risponde liberando nel sangue degli ormoni che aumentano la frequenza cardiaca, il respiro e la contrazione muscolare e la secrezione ghiandolare. In altre parole, il risultato dell’attivazione di questi meccanismi è la manifestazione di sbalzi d’umore, nervosismo, difficoltà di concentrazione, ma anche mal di testa, tensione muscolare ed esaurimento.

L’estratto di Rhodiola Rosea protegge dal danno cellulare, regolarizza il battito cardiaco e potenzia l’apprendimento e la memoria. La presenza di salidroside e rosavina nell’estratto di Rhodiola, quando specificato in etichetta, ha dimostrato di aumentare la concentrazione di beta-endorfine, dei neurotrasmettitori prodotti dal cervello e in grado di prevenire le variazioni ormonali indicative dello stress. Di conseguenza, l’utilizzo di Rhodiola Rosea migliora il tono dell’umore, ed è indicato soprattutto quando si soffre delle sensazioni di affaticamento fisico e mentale tipiche dei periodi stressanti. 

L’assunzione nel breve periodo di estratto vegetale di Rhodiola rosea contenente molecole attive, ha dimostrato clinicamente di migliorare la performance atletica degli sportivi. Per chi pratica frequentemente attività sportiva, ad esempio, la combinazione di questo estratto con Acido Ialuronico, sostanza che sostiene specificamente le articolazioni, contribuirebbe a migliorare sia la resistenza della prestazione che a salvaguardare la salute dell’apparato scheletrico. Evidenze scientifiche dimostrano inoltre come l’assunzione dell’estratto di Rhodiola rosea a basse dosi negli studenti universitari migliora i livelli di ansia, riduce la sensazione di rabbia, confusione e fatica quando sottoposti a situazione stressanti. Questi effetti potrebbero derivare dal fatto che i composti contenuti nell’estratto di Rhodiola Rosea promuovono le attività dei neurotrasmettitori, come serotonina, norepinefrina e dopamina, i quali migliorano le capacità cognitive come la memoria e la concentrazione a breve termine. 

Quale è il giusto dosaggio?

L’utilizzo appropriato di Rhodiola Rosea dipende da diversi fattori come l’età e lo stato di salute. In generale, si consiglia di assumere l’estratto di Rhodiola Rosea in capsule al mattino lontano dai pasti per periodo di tempo che va dalle 4 alle 12 settimane (1 – 3 mesi circa). Non esistono particolari controindicazioni ma ad alte dosi nell’ordine del grammo potrebbe provocare insonnia e irritabilità. Si raccomanda di non usare questo tipo di estratto se si assumono farmaci antidepressivi, ansiolitici e barbiturici, bloccanti adrenergici e antiaritmici. 

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