Orobanche crenata: da minaccia a risorsa

Orobanche crenata, Orobanche crenata: da minaccia a risorsa

La succiamele delle fave, più conosciuta comunemente come “spurchia”, è una pianta parassita appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae, il cui nome scientifico è Orobanche crenata. Il nome del genere (Orobanche) deriva da due termini greci òrobos (= legume) e anchéin (= strozzare) che indicano il suo carattere parassitario sulle leguminose; il nome della specie (crenata) fa riferimento alla particolare forma del bordo dei petali.

Si tratta di una fanerogama priva di clorofilla, parassita perchè nasce e si alimenta di linfa sottratta alle radici delle piante delle fave. E’, dunque, una pianta erbacea annuale che supera la stagione avversa sotto forma di seme. I semi, a lungo germinabili (rimangono vitali per oltre 10 anni), stimolati dalle sostanze escrete dall’apparato radicale della leguminosa, emettono un austorio, con cui si impiantano sulle radici dell’ospite, sottraendone la linfa. A maturità emerge dal suolo con lo scapo fiorifero, disseminando un numero elevatissimo di semi. Il suo turione è privo di foglie, con spigatura crenata che si apre in infiorescenza di colore bianco-violaceo.

Con il passar del tempo, la povera manovalanza agricola che la combatteva nei campi, soprattutto per necessità , ha imparato a scoprirne il suo tipico sapore dolce con retrogusto amaro, utilizzandola sempre con maggiore frequenza nella propria alimentazione.

Prima di qualsiasi tipo di impiego, i turioni, cioè la porzione edule, vanno dapprima lessati, previo risciacquo approfondito, e successivamente, conditi con aglio fresco, alcune foglioline di menta, sale e olio extravergine d’oliva, divenendo un ottimo contorno per accompagnare carne ai ferri, in alternativa, possono essere fritti in pastella o impanati al forno.

I turioni hanno elevate qualità nutrizionali, essendo caratterizzati da un basso valore calorico, un elevato contenuto di fibra (circa 6 g/100 g di peso fresco) ed elevate quantità  di calcio e potassio.

E’ così che una minaccia è diventata “risorsa”, da alimento della povera gente, oggi, vera e propria prelibatezza dei menù tipici del sud barese.

FONTE: Teaching Tools in PLANT BIOLOGY

 

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