L’importanza di una corretta idratazione negli sport di endurance

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La quantità di acqua presente nell’organismo umano varia in funzione dell’età, del sesso e della composizione corporea. Tuttavia la sua percentuale in relazione al peso corporeo, è sempre comunque molto elevata: nel neonato il 75% del peso corporeo è rappresentato da acqua, essa si riduce al 65% nel bambino , al 57% nell’adulto maschio, fino ad arrivare al 50-55% nell’anziano. La quantità giornaliera di acqua da assumere varia con il clima, lo stile di vita, l’età e l’alimentazione; è importante che non si vada al di sotto di circa 1 litro al giorno. Se il quantitativo di liquidi è insufficiente compaiono i primi sintomi di disidratazione, affaticamento dei reni, secchezza della pelle e torpore. Un’indicazione di massima per l’atleta è sicuramente il colore delle urine. Questo può rivelare se si beve a sufficienza: il giallo paglierino indica uno stato di idratazione ottimale , il giallo scuro vuol dire che si beve troppo poco.

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Le forti sudorazioni che avvengono durante l’attività sportiva di lunga durata, soprattutto se svolte in condizioni climatiche sfavorevoli, determinano una notevole perdita di acqua ed elettroliti. La disidratazione a cui può andare in contro l’organismo dell’atleta, comporta un progressivo decremento della capacita di prestazione atletica. Il declino di quest’ultima aumenta con l’aumentare dello stato di disidratazione e risulta notevole già per una perdita di liquidi pari al 4% del peso corporeo. Questi cenni ci fanno capire l’importanza dell’acqua, soprattutto per gli sport di lunga durata ed intensità durante i quali si perdono sino a 5-6 litri di fluidi attraverso la sudorazione.

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Di conseguenza risulta importante bere continuamente piccole quantità di liquidi durante la prestazione sportiva: un bicchiere di acqua minerale ad esempio ad intervalli regolari (ogni 10-20 minuti), anticipando la comparsa dello stimolo della sete.

Alcuni consigli pratici per gli atleti possono essere così riassunti:

  • E’ indispensabile rispondere sempre alla sensazione di sete, ma soprattutto occorre bere anche quando la sensazione non è presente
  • Non assumere bevande ghiacciate o bollenti: potrebbero causare effetti gastrointestinali indesiderati
  • Non assumere tutto d’un fiato grandi quantità d’acqua e liquidi troppo concentrati in zucchero o sali minerali, durante la prestazione sportiva, poiché potrebbero causare diarrea
  •  E’ sufficiente sorseggiare ad intervalli regolari piccole quantità di acqua minerale o bevande isotoniche per limitare le perdite di fluidi e dei sali minerali durante la gara        

 La normalizzazione dei liquidi corporei, nonostante l’attenzione nel bere, avviene sempre lentamente. I livelli di idratazione infatti, tornano normali anche dopo 48-72 ore dalla prestazione sportiva.

Bibliografia:

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Dr. Andrea Buccarini Biologo Nutrizionista. Nutrizionista Sanis

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