Qualcuno, solamente sentendo nominare le parole “Malattie infettive batteriche invasive”, urlerebbe a squarciagola sostenendo con incredibili e fantasmagorici racconti basati sulle vuote teorie del complotto, che queste malattie siano certamente causate dalle multinazionali farmaceutiche e dai loro loschi affari. A dire il vero, basandoci sui fatti dimostrabili scientificamente, sono patologie causate da un batterio che viene isolato da parti del nostro corpo che in condizioni normali sono sterili, e la drammaticità è che queste malattie rappresentano un importante problema per tutti noi, dovuto alla loro alta frequenza di gravi complicazioni con possibili esiti permanenti, come perdita dell’udito o della vista, della capacità di comunicare o di apprendere, problemi comportamentali, amputazione degli arti e paralisi.
La meningite e la sepsi sono le malattie più frequenti di questo tipo. La prima è un’infiammazione delle meningi, cioè delle membrane che rivestono e proteggono il cervello ed il midollo spinale. La seconda è un’infiammazione sistemica dovuta alla presenza del microrganismo nel sangue. Sia la meningite che la sepsi possono essere causate dal meningococco, dall’emofilo e dallo pneumococco (che si trasmettono da persona a persona per via respiratoria, quindi anche semplicemente parlando, con un colpo di tosse o starnutendo) e possono evolvere fino a causare la morte dell’individuo colpito in breve tempo, poiché la diagnosi di queste malattie, a causa dei loro sintomi aspecifici, spesso arriva quando ormai è troppo tardi.
Le condizioni associate al rischio di imbattersi in queste patologie possono essere: età, per esempio le meningiti da meningococco interessano i bambini, gli adolescenti ed i giovani adulti; stagionalità, la meningite è più frequente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera; vita di comunità, come gli studenti nei dormitori o le reclute; fumo ed esposizione al fumo passivo; e presenza di altre patologie, per esempio immunodepressione, insufficienza cardiaca, asma e Aids rappresentano un fattore di rischio per le meningiti da pneumococco.
Tuttavia, anche in questo caso la scienza ci tende la mano, e lo fa mettendoci a disposizione le armi di difesa più potenti ed efficaci di cui dispone, a livello del singolo individuo e della collettività, ovvero i vaccini. Infatti, grazie all’introduzione dei vaccini contro questi batteri, è stato possibile prevenire drasticamente i casi di meningite, di sepsi, i relativi esiti invalidanti permanenti e morti. Quindi, anche in questo contesto, i vaccini dimostrano (con i fatti ed i numeri, non con le parole e le teorie del complotto) di essere uno degli strumenti più preziosi a tutela della vita che l’uomo abbia mai ricevuto in dono, degli alleati della vita che non ci fanno ammalare di malattie che sarebbero estremamente difficili da curare in tempo.
Fonti:
http://www.epicentro.iss.it/meningite/
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=12&area=Malattie_infettive