L’epidemia partita lo scorso anno dalla città cinese di Wuhan, causata dal coronavirus (Figura 1) SARS-CoV-2 (severe acute respiratory syndrome coronavirus 2), responsabile della malattia COVID-19 (coronavirus disease 2019), ci ha lasciato in eredità degli insegnamenti estremamente preziosi. Uno di questi, nasce dalla seguente domanda: come mai un parassita intracellulare obbligato è stato capace di scatenare tanto scompiglio nella popolazione? Per rispondere, bisogna prima specificare una cosa molto importante. SARS-CoV-2 può essere trasmesso molto facilmente da un soggetto malato a uno sano, infatti il suo contagio può verificarsi per via aerea (per esempio parlando, tossendo o starnutendo), per contatto diretto con persone infette (ad esempio portando le mani sulla bocca, sul naso oppure sugli occhi), e raramente per via oro-fecale. Così, con il diffondersi di SARS-CoV-2, anche le notizie hanno iniziato a circolare, non si è parlato d’altro, siamo stati costantemente bombardati di informazioni pessimistiche, e il risultato non poteva che essere quello di sopravvalutare in maniera smisurata la pericolosità di questo patogeno; insomma, in breve tempo il coronavirus è diventato l’ingrediente mancante di una perfetta catastrofe epidemiologica, ideale per le testate giornalistiche, i giornalisti e gli scienziati in cerca di pubblicità.
Ritornando però alla domanda iniziale, sebbene i “Dieci comportamenti da seguire” (Figura 2) promossi dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità abbiano svolto un ruolo fondamentale nel prevenire la diffusione del patogeno, a causare tanto scompiglio è stato il fatto che difronte alla minaccia coronavirus eravamo totalmente indifesi, senza antivirali e soprattutto senza vaccini.
Figura 1. Micrografia elettronica del coronavirus responsabile della MERS (middle east respiratory syndrome). Il termine “coronavirus” deriva dalla particolare forma che assumono i virioni di questi virus, la quale ricorda proprio quella di una corona (Credit: National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health).
Figura 2. I “Dieci comportamenti da seguire” promossi dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità per prevenire la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, responsabile della malattia COVID-19.
Fonti:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health
E’ tutto vero quello che scrivi dott. Edoardo. Considerato che la vita è una lotta continua di sopravvivenza l’uomo ha deciso di fare continua ricerca per lottare i nemici delle così dette malattie rare e non ben note, chiaramente per scoprire gli antidoti necessita di un certo tempo che oggi con l’ausilio della nuova tecnologia si va accorciando sempre di più e lo dimostra l’allungamento della vita. Speriamo che in breve anche questo ennesimo virus passi alla storia.