I concetti della cronobiologia applicati alla nutrizione

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L’energia introdotta con l’alimentazione nell’arco della giornata, viene smistata in base alla funzionalità del sistema nervoso ed endocrino dell’organismo; da questo ne deriva la validità di temporizzare i pasti in base all’andamento circadiano delle variabili neuroendocrine coinvolte nel metabolismo energetico. Da queste considerazioni nasce il concetto di cronodieta, che si basa sull’identificazione delle fasce orarie migliori per l’assunzione dei diversi alimenti. Infatti, in linea generale, tralasciando il paziente sportivo o scompensato, sarebbe buon senso assumere carboidrati nella prima parte della giornata (prima colazione, spuntino e pranzo) quando l’azione anabolica e di liposintesi (produzione di grasso) dell’insulina è contrastata dagli ormoni corticosurrenali, maggiormente presenti in termini di quantità nella prima parte della giornata. Le proteine invece, sarà preferibile consumarle in serata, per sfruttare l’effetto favorevole esercitato dai pasti proteici sulla liberazione del GH (ormone somatotropo ipofisario), ormone favorente la lipolisi e la sintesi proteica muscolare con picco secretivo serale, al momento dell’addormentamento. Quindi, la temporizzazione dei pasti è importante, ma oltre al fattore tempo bisogna considerare anche il fatto che l’alimentazione stessa regola il sistema neuroendocrino, e può quindi favorire fenomeni anabolici o catabolici e condizionare le successive scelte alimentari. Questo concetto può tornarci utile soprattutto quando ci troviamo davanti a due tipi diversi di obesità, dove prevale un determinato profilo ormonale. Infatti, nell’obesità ginoide, dove prevale l’asse ipotalamo-vago-insulina, e nell’obesità androide, dove prevale l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenali, la composizione percentuale in carboidrati, proteine e grassi potrebbe essere determinante. Ad esempio, l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenali è stimolato in relazione all’assunzione delle proteine.

Concludendo, un piano nutrizionale altamente personalizzato, oltre alla temporizzazione dei pasti, deve assolutamente tenere conto di quei cibi che limitano quei fattori endocrini dominanti, i quali scompensano il metabolismo energetico del soggetto.

Fonti:

Abravanel E. D. (1999). Dr. Abravanel’s Body Type Diet and Lifetime Nutrition Plan. Bantam

Spattini M. (2017). La dieta COM e il dimagrimento localizzato: Cronormorfodieta. Come perdere grasso nei punti giusti mangiando i cibi giusti al momento giusto. Tecniche Nuove

Un commento:

  1. Gent. Dott. Ssa Amici,
    Cosa consiglierebbe x chi cm me lavora in sanità, su tre turni nelle 24h, 365gg/anno?
    Soffro di ipotiroidismo, riparato cn mz asportazione tiroide, equilibrata cn 100mmg di levotiroxina. Sono abbastanza sportiva ma nn riesco a smaltire, anche se nn più spossata da lavoro.
    Cordiali saluti

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