Diminuzione della performance atletica e stanchezza: quali sono le cause reali?

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La diminuzione della performance è uno degli aspetti maggiormente studiati in ambito scientifico al fine di mantenere una prestazione costante ed elevata negli atleti. Difatti, possiamo affermare che tutti gli sportivi sperimentano la stanchezza temporanea, sia durante una competizione che gli allenamenti. Ma al giorno d’oggi, purtroppo, pochi nutrizionisti, tecnici e preparatori atletici sono aggiornati sulle reali cause che portano ad un peggioramento della condizione fisica di un atleta durante l’allenamento o la gara.

L’affaticamento temporaneo, nel calcio, può essere identificato da una riduzione dell’esercizio ad alta intensità (al di sotto della media della partita), nei cinque minuti successivi al periodo più intenso. Cosa significa? Quando gli sprint ripetuti che vengono eseguiti dai giocatori, subito dopo un periodo intenso durante la partita, mostrano prestazioni significativamente ridotte. Questo perché la stanchezza temporanea che i giocatori sperimentano durante gli allenamenti e le partite è il risultato dei meccanismi fisiologici associati ai disturbi periferici che alla fine portano alla cessazione dell’esercizio.

Allenatori, giocatori e addetti ai lavori del settore attribuiscono comunemente alla fatica l’accumulo del lattato (o acido lattico). Ciò è dovuto al fatto che le riduzioni delle prestazioni durante una partita o un allenamento sono associate a moderati aumenti delle concentrazioni del lattato nel muscolo o nel sangue. Tuttavia, ci sono poche prove a sostegno del fatto che il lattato sia la causa dell’affaticamento temporaneo durante una partita di calcio. Invece, è addirittura altamente probabile che il lattato serva come fonte di energia! Ma qual è la ragione per la quale il lattato potrebbe influire negativamente sulla prestazione? Concentrazioni elevate di lattato possono provocare un aumento degli ioni idrogeno all’interno del muscolo. Se gli ioni idrogeno si accumulano, il muscolo diventa più acido e le sue proprietà contrattili sono compromesse. Tuttavia, il grado di acidità muscolare riportato durante una partita di calcio è lieve (pH ~ 6.8) e ad oggi non è considerato come la vera causa diretta della riduzione delle prestazioni calcistiche.

Quindi, quali sono le reali cause dell’affaticamento? Tra queste abbiamo la bassa concentrazione di fosfocreatina nel muscolo. Questo meccanismo di affaticamento è supportato da studi che riportano un miglioramento delle prestazioni durante un intenso esercizio intermittente a seguito dell’integrazione con creatina monoidrato (questo è il motivo per il quale la creatina monoidrato è uno degli integratori che maggiormente consigliamo ai nostri sportivi). È stato riportato che le concentrazioni di fosfocreatina sono quasi del tutto esaurite nelle singole fibre muscolari al punto da portare all’affaticamento dopo un intenso esercizio fisico. Tuttavia, nel calcio, le concentrazioni di fosfocreatina muscolare sono “solo” del 25% inferiori rispetto alle concentrazioni a riposo dopo i periodi intensi in una partita. Questa riduzione, relativamente piccola, della fosfocreatina muscolare osservata nel calcio è probabilmente una conseguenza del rapido recupero della fosfocreatina che si sarebbe verificato entro 15-30 secondi di ritardo nella preparazione e nella raccolta delle biopsie muscolari. Quindi, questa rimane una delle reali cause di diminuzione della performance. Uno dei fattori maggiormente candidati per lo sviluppo della stanchezza temporanea durante l’esercizio ad alta intensità è correlato ad un accumulo di potassio nell’interstizio muscolare e ai disturbi elettrici associati alla cellula muscolare. Questo perché prima della contrazione il muscolo deve essere innervato dal suo motoneurone. I neuroni inviano messaggi elettrochimicamente (usando sodio e potassio) per provocare un impulso elettrico. L’accumulo di potassio nell’interstizio muscolare può compromettere l’impulso al muscolo, il successivo reclutamento del muscolo e quindi la contrazione. Questa ipotesi è supportata da studi che hanno riportato che le concentrazioni di potassio interstiziale muscolare aumentano durante l’esercizio intenso, e secondo studi in vitro è sufficiente a ridurre lo sviluppo della forza. Pertanto, anche se sono necessarie ulteriori ricerche al fine di migliorare la nostra comprensione dell’affaticamento transitorio durante l’esercizio fisico, questa può essere una delle cause.

Bene, per oggi metabolizzate queste informazioni, nel prossimo articolo vi elencherò gli altri aspetti che determinano un peggioramento delle prestazioni dovute alla comparsa della fatica.

Dott. Atanasio De Meo

Farmacista

Dottore in Scienze e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute

Diploma di Master in Nutrizione Clinica

Biointegra 3.0

Tel. 392 4600170

Email nutrizioneebenessere.bio@gmailcom

Atanasio De Meo

Sono un Farmacista, Dottore in Scienze e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute ed ho un Diploma di Master in Nutrizione Clinica. Mi occupo di integrazione sportiva e sono il CEO di BIOINTEGRA 3.0 SRL, un'attività che si occupa di nutrizione ed integrazione per il benessere della persona. Sono Socio AFEN Associazione Farmacisti Esperti In Nutrizione, Socio A.D.I.S.F Associazione Dottori Italiana Scienze del Fitness, Socio SINSEB Società Italiana di Nutrizione dello Sport e Benessere.

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