All’interno del nostro organismo, ospitiamo un’infinità di batteri che, nel loro insieme, costituiscono la nostra flora batterica o, per dirla meglio, il nostro microbiota.
La ricerca scientifica sta indagando con sempre maggiore insistenza sul ruolo che questa comunità batterica, differente in ciascuno di noi, svolge rispetto alla nostra salute. Le ultime evidenze dimostrano che il microbiota potrebbe avere un ruolo di fondamentale importanza per le più importanti malattie, compreso il cancro. Ma l’evidenza più interessante è che il microbiota, nella sua composizione e, quindi, nelle sue influenze benefiche, è profondamente modificabile attraverso la dieta. In questo senso, una recentissima pubblicazione italiana di livello internazionale, indica nella Dieta Mediterranea un ottimo modello alimentare per le sue influenze positive sulla composizione della flora batterica.
Ma come agisce il microbiota sulla nostra salute generale? Il fattore chiave sembra risiedere nelle risposte infiammatorie immuno-mediate.
In sostanza, dobbiamo pensare ad una condizione di infiammazione cronica latente alla quale è sottoposto il nostro intestino. Ne siamo tutti vittime, chi più, chi meno. Ad influenzare il livello di questa infiammazione, spesso silente, ma subdola, è l’alimentazione. In particolare, sono considerati fattori positivi per ridurre l’infiammazione intestinale bassi livelli di colesterolo e alti livelli di antiossidanti contenuti in frutta e verdura e negli acidi grassi mono insaturi presenti nei pesci, noci e olio d’oliva. Tra i componenti della Dieta Mediterranea, l’olio d’oliva è stato oggetto di diversi studi epidemiologici che suggeriscono il suo ruolo protettivo nel cancro. I principali effetti protettivi del consumo di olio d’oliva sono attribuibili alla presenza di acidi grassi monoinsaturi e di composti fenolici, tra cui fenoli semplici, flavonoidi e lignani. Ma giocano un ruolo importante anche carboidrati e le fibre provenienti dal mondo vegetale, oltre agli omega 3 presenti nel pesce, in particolare modo in quello grasso, come il merluzzo.
La nostra Dieta Mediterranea, in definitiva, è una grande arma di prevenzione che abbiamo nel nostro bagaglio culturale. Seguendo le regole della piramide alimentare, possiamo mettere in atto, ogni giorno, un gesto di sostegno al nostro microbiota e, di conseguenza, alla nostra salute. I ricercatori ricordano che alcuni nutrienti esercitano benefici fisiologici di grande rilevanza. Tra questi, vengono citati gli acidi grassi omega 3, i bioattivi liposolubili con proprietà nutraceutiche (tocoferoli e fitosteroli) diverse vitamine (B1, B2, B6, niacina, tiamina e α-tocoferolo, la forma più attiva di vitamina E), minerali essenziali (selenio, potassio, magnesio, fosforo, manganese, ferro, zinco e rame e un basso livello di sodio), aminoacidi essenziali, antiossidanti fenolici (acido caffeico), fibra alimentare (solubile), flavonoidi (come catechina, epicatechina, quercetina, procianidine, acidi fenolici (come acidi gallici e protocatechuici). La dieta e, nel caso in cui si riscontrassero carenze l’integrazione alimentare, risultano quindi sempre più importanti per la nostra salute e, con sempre maggiore precisione, se ne comprendono i meccanismi benefici.
The influence of diet on anti-cancer immune responsiveness Laura Soldati et al. Journal of Translational Medicine 2018 – 16: 75