Alla curcuma sono state attribuite proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche, epatoprotettive, cardioprotettive, antiartritiche, proapoptotiche, antitumorali e chemiopreventive.
Cos’è la curcuma?
La curcuma (Curcuma longa), è una pianta perenne spontanea, alta circa un metro, appartenente alla famiglia delle Zingiberacee (la stessa alla quale appartengono lo zenzero e il cardamomo). Il suo nome deriva dalla parola Kour Koum, che significa zafferano; infatti la curcuma è anche nota col nome di zafferano delle Indie.
La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie (larghe) e da fiori (gialli); la radice è di forma cilindrica, di colore giallo o arancione, che costituisce la parte di maggior interesse in quanto può racchiudere importanti proprietà medicinali.
Numerose ricerche su animali hanno dimostrato il potenziale della curcuma contro le malattie infiammatorie, cancro, malattie neurodegenerative, la depressione, il diabete, l’obesità e l’aterosclerosi. Negli studi clinici, la curcuma ha dimostrato efficacia contro numerose malattie umane, tra cui il cancro, il diabete, la sindrome dell’intestino irritabile, acne, e fibrosi. I suoi effetti benefici sono legati alla presenza della curcumina, un pigmento appartenente alla classe dei polifenoli che dona alla spezia il caratteristico colore giallo-arancio. Insieme agli altri polifenoli è oggetto di studio per verificarne gli effetti sulle cellule e il possibile ruolo in diverse patologie.
Proprietà e benefici
Gli studi effettuati sulla curcumina hanno evidenziato una sua potenzialità terapeutica e preventiva.
- Disintossicante: la curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana e cinese come disintossicante dell’organismo, in particolare del fegato. Inoltre è stato evidenziato il suo effetto coleretico, cioè stimola la produzione della bile con conseguenti effetti digestivi e di riduzione della calcolosi biliare.
- Antiossidante: la curcumina ha molte proprietà antiossidanti che, oltre a rallentare l’invecchiamento delle nostre cellule, sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per il nostro organismo. Per tale motivo la curcuma viene utilizzata in quelle malattie che si manifestano con un’infiammazione, come l’artrite reumatoide, lupus eritematoso, psoriasi, morbo di Crohn.
- Cicatrizzante: in India il rizoma di curcuma viene utilizzato per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle.
- Antitumorale: la curcumina è utile per il trattamento di cinque tipi di cancro: colon, seno, prostata, polmone e pelle. Inoltre tale spezia è stata annoverata tra le sostanze preventive dei tumori intestinali. L’effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un isotiocianato presente in verdure quali cavolo, broccoli, rapa, verze.
- Il consumo regolare di curcuma aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e la pressione alta; aumenta la circolazione sanguigna e previene la coagulazione del sangue, estendendo i benefici anche al sistema cardio-vascolare. E’ stata osservata una riduzione di rischio di attacchi post-operatori al cuore nei consumatori abituali di curcuma.
- Rafforza il sistema immunitario, attivando la codifica di una proteina in grado di svolgere azione battericida, la proteina cAMP (cathelicidin antimicrobial peptide). Si ipotizza che un consumo regolare di curcuma possa aumentare le difese immunitarie contro le infezioni gastrointestinali.
- Diabete: la curcuma e i suoi derivati potrebbero avere effetti anti-infiammatori sulle cellule beta pancreatiche che rilasciano l’insulina, ormone responsabile della regolazione del livello di zuccheri nel sangue.
- Morbo di Alzheimer: diverse ricerche hanno dimostrato che la curcumina può aiutare il sistema immunitario ad eliminare le proteine beta amiloidi, principale costituente delle placche presenti nella malattia di Alzheimer.
- Alcuni studi dimostrano l’efficacia e i benefici della curcuma in caso di stress, ansia e depressione: il suo potere antidepressivo deriva dal fatto che incrementa i livelli di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che regolano l’umore.
Qualche cautela nel consumare la curcuma
La curcuma, in condizione di salute, non presenta particolari controindicazioni. Tuttavia, in caso di patologie o disturbi, quali l’occlusione delle vie biliari, dovrebbe essere assunta dopo aver consultato il medico. Lo stesso vale in caso di gravidanza e allattamento.
Per l’effetto anticoagulante della curcuma, è necessario fare attenzione a somministrarla a persone con problemi correlati alla coagulazione del sangue.
Poiché l’organismo non assimila con facilità questa sostanza, è bene, non aumentarne le dosi, ma associarne il consumo al pepe, poiché il suo principio attivo la piperina, aumenta di 1000 volte la biodisponibilità della curcumina. Anche l’abbinamento a qualche grasso, tipo olio d’oliva, ne facilita l’assorbimento.
Le indicazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto con il medico. E’ pertanto opportuno consultare il proprio medico curante e/o lo specialista.
o la sto usando da 6 mesi , e mi trovo benissimo,tanto e ho buttato alle ortiche la cura contro i.p.b. che mi aveva prescritto il mio urologo,e sto meglio di prima.