Cellulite: dieta ed esercizio

Come combattere la cellulite con l'alimentazione e l'esercizio fisico., Cellulite: dieta ed esercizio

La cellulite è uno degli inestetismi più frequenti tra le donne. Spesso è associato a soprappeso, ma non sempre. Ma cos’è la cellulite? Scientificamente parlando i famosi “buchetti” che ritroviamo spesso su cosce e glutei, sono protrusioni del tessuto adiposo sottocutaneo nello strato reticolare del derma causata da un indebolimento del tessuto connettivale interposto tra l’epidermide e il tessuto muscolare; a questo si associa anche un’alterata circolazione sanguigna che causa il raffreddamento delle zone interessate, infatti le zone del corpo con cellulite o a rischio di svilupparla risultano al tatto molto fredde.

Vediamo in dettaglio. Soffermandoci sui tessuti interessati, dall’esterno all’interno ritroviamo l’epidermide, il derma, il tessuto adiposo attraversato da fasci di connettivo, e infine il tessuto muscolare. Il tessuto connettivo che attraversa il tessuto adiposo, “collega” il derma al muscolo. Quando è presente cellulite quello che si verifica è un indebolimento di questo connettivo. Una cosa che fa riconoscere facilmente chi è maggiormente a rischio di sviluppare cellulite, anche in assenza di sovrappeso, è la debolezza dei tessuti; quando infatti il collagene non è molto “forte” capita che al minimo trauma si formi un livido o si osservano capillari rotti.

La cellulite ha un’eziologia multifattoriale e la sua insorgenza è influenzata dall’età, dal sesso e dal BMI. Sicuramente hanno un ruolo importante gli ormoni. Essa infatti è in genere favorita da una carenza di androgeni, una carenza di GH e da un eccesso di estrogeni e di insulina. Un altro fattore importante che influenza l’insorgenza della cellulite è il rapporto tra i recettori adrenergici (recettori delle catecolamine), in particolare i recettori α-2 e quelli β-2. I recettori adrenergici α-2 in generale inibiscono la degradazione del grasso, mentre i recettori adrenergici β-2 in generale aumentano la degradazione del grasso. Le zone interessate da cellulite sono spesso caratterizzate da un elevato rapporto α-2 / β-2.

In presenza di cellulite si distinguono vari stadi a gravità crescente:

STADIO 0: Nessuna fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra pieghe e solchi, ma non un aspetto a “materasso”.

STADIO 1: Nessun fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra un aspetto a “materasso”.

STADIO 2: Fossette spontanee in piedi, ma non distesi.

STADIO 3: Fossette spontanee sia in piedi che distesi.

Cellulite e alimentazione

Gli obiettivi da tenere presente in caso di cellulite sono due: ridurre il peso corporeo, se presente obesità o sovrappeso, e ridurre l’infiammazione. Una corretta alimentazione è essenziale per prevenire e ridurre la cellulite.

Vediamo allora cosa preferire e cosa evitare.

ad un adeguato apporto proteico;

a cibi naturali e poco processati;

a dieta con ciclizzazione, con settimane a maggior restrizione calorica ed altre con minore restrizione.

ad una corretta idratazione, anche con infusi e tisane. Preferire inoltre come sale un buon sale marino integrale.

No a colazioni troppo ricche di zuccheri. L’ideale è una colazione a base di yogurt greco con una piccola fonte di grassi, come mandorle o noci. Questo perché la mattina si ha una normale elevazione del cortisolo che peggiora la sensibilità all’insulina.

No ad alimenti conservati, come gli affettati, ricchi di conservanti e nitriti.

No a diete troppo restrittive. Quando infatti il corpo si adatta alla dieta, si “difende” e nelle zone critiche vengono prodotte piccole quantità di ormoni che “difendono” il loro stesso grasso. Infatti spesso si verifica che si perde facilmente peso nella parte alta del corpo e meno nella parte bassa.

No a cibi confezionati, merendine e simili.

Cellulite e attività fisica

Un mezzo importante per contrastare la cellulite è l’attività fisica. È necessario però scegliere esercizi adeguati perché non tutti i tipi di sport sono adatti a contrastare questo inestetismo.

  • a pochi ma buoni allenamenti
  • ad attività anaerobica e pesi in palestra, in quanto alti carichi e basso tempo di esecuzione permettono di tenere a bada la cronicizzazione dell’infiammazione.
  • No a corsi come spinning, zumba e simili, in quanto l’attività prettamente aerobica determina stress sistemico e un aumento del cortisolo nel grasso sottocutaneo.
  • No ad attività aerobica prolungata (ad esempio corsa), che aumenta la degradazione proteica e fa perdere tono muscolare.

Qualche curiosità

Sono in corso diversi studi sull’uso di nutraceutici a base di collagene per la cura della pelle e per diverse problematiche, tra cui la cellulite. Mancano ancora normative sulla qualità, l’assorbimento e l’efficacia, si stanno infatti completando studi clinici relativi ai potenziali effetti.

I risultati preliminari sono promettenti per l’uso a breve e lungo termine degli integratori di collagene orale sia per la guarigione delle ferite e che per l’invecchiamento della pelle. Negli studi è stato osservato un aumento dell’elasticità della pelle, dell’idratazione e della densità del collagene. Ovviamente sono necessari ulteriori studi soprattutto per determinare indici di dosaggio ottimali.

References

The potential role of endocrine disrupting chemicals in cellulite. (Mazioti M. Med Hypotheses. 2018 Jul)

Structural Gender Dimorphism and the Biomechanics of the Gluteal Subcutaneous Tissue: Implications for the Pathophysiology of Cellulite. (Rudolph C1, Hladik C, Hamade H, Frank K, Kaminer MS, Hexsel D, Gotkin RH, Sadick NS, Green JB, Cotofana S.)

Oral Collagen Supplementation: A Systematic Review of Dermatological Applications (Choi FD, Sung CT, Juhasz ML, Mesinkovsk NA.)

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