Negli ultimi anni, nel settore cosmetico, si è diffuso l’utilizzo della bava di lumaca. Sono diversi gli studi e le osservazioni che hanno portato a considerarla un principio attivo promettente per i cosmetici. Nel 1980, in Cile, gli allevatori di lumache destinate al mercato gastronomico francese si accorsero di avere la pelle delle mani particolarmente idratata e liscia e osservarono che i tagli e le escoriazioni si rimarginavano velocemente. Inoltre, è stato osservato che le lumache, in seguito alle radiazioni del disastro di Chernobyl, non avevano subito alcun danno e mutazione. Le lumache producono naturalmente questo secreto, grazie al quale sono in grado di sopravvivere a condizioni ambientali estreme. Si tratta di un complesso ricco che stimola i processi biochimici, strutturali e funzionali e può rigenerare strutture danneggiate della cute dell’animale. È importante, infatti, per mantenere la cute costantemente idratata e protetta dai traumi ai quali sono quotidianamente sottoposte strisciando. Contribuisce alla regolazione termica e alla costante idratazione. Inoltre ha azione antimicrobica e antiossidante. Sono stati eseguiti diversi test clinici con l’obiettivo di valutare se la bava di lumaca come ingrediente cosmetico fosse efficace nel migliorare l’idratazione e la concentrazione di acqua transepidermica a breve e a lungo termine, mediante diverse tecniche. Tra queste, la corneometria è una tecnica di misurazione della capacitanza elettrica della cute e pertanto ne esprime lo stato di idratazione, infatti sia la capacità elettrica che la conduttanza dei tessuti biologici variano a seconda del contenuto d’acqua, aumentano all’aumentare del contenuto idrico cutaneo. Lo strumento traduce i parametri elettrici in unità di idratazione (scala : 0÷130). Una seconda tecnica va a misurare la perdita di acqua transepidermica (TEWL, dall’ inglese transepidermal water loss) in termini di acqua evaporata nell’unità cutanea considerata. Lo strumento utilizzato misura il gradiente di vapore tra due elettrodi posti a differenti distanze dalla superficie cutanea. Il metodo permette di valutare l’integrità della strato corneo e della funzionalità della barriera idrolipidica. La diminuzione dei valori di TEWL, in soggetti in cui la funzione della barriera epidermica è compromessa, indica un aumento dell’idratazione cutanea, mentre un aumento di TEWL è sintomo di un danno alla funzione barriera dell’epidermide. In base ai risultati ottenuti, è stato possibile affermare che la bava di lumaca possiede efficacia nel migliorare l’idratazione cutanea e la TEWL.
La bava di lumaca è ricca di sostanze attive, con presenza particolare di allantoina, mucopolisaccaridi, collagene, alfa-idrossiacidi, anti-proteasi, vitamine (A, C, E).
L’allantoina stimola la rigenerazione e la ricostruzione dei tessuti e rende per questo più rapida la cicatrizzazione delle ferite. I mucopolisaccaridi forniscono un eccellente idratazione e proteggono la pelle dalle aggressioni esterne.
Il collagene e l’elastina, principali fibre della pelle, favoriscono l’elasticità della pelle.
Gli alfa-idrossiacidi, in particolare acido glicolico e acido lattico, sono ben noti per l’azione esfoliante.
Grazie a tutti questi componenti, la bava di lumaca, favorisce la rigenerazione cutanea e il turnover cellulare. Ha azione esfoliante, idratante, ed è molto utilizzata nel trattamento dei segni dell’acne, di cicatrici e delle discromie cutanee. È raccomandata come antirughe e nella prevenzione di smagliature. Ha anche azione antiossidante e antinfiammatoria.
Insomma…un vero e proprio alleato naturale per la nostra pelle!
Fonte dei test clinici: Valutazione dell’efficacia e della gradevolezza di un prodotto cosmetico mediante test clinico, bava di lumaca, Agrar Srl
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