Pochi giorni fa sono diventato padre per la seconda volta, una bellissima sensazione (chi ha figli può capirlo perfettamente) vissuta in modo particolare, in un clima ospedaliero ovviamente di stress e tensione, dove le visite e gli incontri sono vietati e la mamma e lasciata affettivamente sola… ma non tutto viene per nuocere visto che per me è stato un bene non essere presente alla venuta al mondo valutato il quasi svenimento del primo parto….ma questa è un’altra storia.
Al ritorno a casa di mia moglie e mia figlia dopo i tre giorni canonici di ricovero, ho fatto il punto della situazione con la mia consorte sulla sua condizione di salute e su quella della neonata. In particolare le chiedo di farmi leggere il foglio di dimissioni ospedaliera di Isabel. Sarà per deformazione professionale e per la mia indole curiosa che riscopro positivamente la prescrizione da parte del pediatra di un integratore a base di vitamina d e vitamina k per i primi 3 mesi e poi solo vitamina d per 24 mesi, ed è da qui che parte la storia….
VITAMINA D… dal concepimento alla morte….
La supplementazione durante la fase gestazionale come saprete è particolarmente delicata, ci sono tra l’altro pochissimi medicinali che possono essere assunti ( per il rischio teratogenicità) poiché sono assenti studi clinici che testimoniano inconfutabilmente la sicurezza ed anche nel campo degli integratori la situazione non cambia specie per le sostanze di origine vegetale.
Per questo molti ginecologi spesso si fermano alla sola prescrizione dell’acido folico (importantissimo fattore di crescita del tubo neurale e nella prevenzione della spina bifida) tralasciando a volte sostanze che in modo chiaro invece hanno dimostrato benefici ed assenza di effetti indesiderati se assunte a dosi adeguate come ad esempio i due mantra della mia vita professionale: la vitamina d e gli omega 3.
Ed è da qui che con l’obiettivo di migliorare la gestazione di mia moglie e la salute della mia prole( ed in memoria di ciò che feci con il primo figlio 3 anni fa) decisi circa un anno fa di rivedere ciò che la comunità scientifica dichiarava in tema supplementazione vitamina d in gravidanza, con l’obiettivo di consigliare in accordo con il ginecologo e l’endocrinologo l’integrazione di vitamina d a mia moglie.
E allora ecco che in mio soccorso venne fuori una revisione sistematica del 2018 degli studi sugli effetti della supplementazione di vitamina D durante la gravidanza su crescita, morbilità e mortalità della prole.
Le ricerche dello studio vengono fuori dai data base più affidabili nella comunità scientifica: Medline, Embase e del database Cochrane di revisioni sistematiche sono state condotte fino al 31 ottobre 2017.
I termini di ricerca chiave erano vitamina D, gravidanza, studi randomizzati controllati e risultati della prole.
E viene fuori che su ventiquattro studi clinici condotti su 5405 partecipanti la supplementazione di vitamina D durante la gravidanza era associata a un minor rischio di SGA (grandezza del neonato alla nascita) senza che ci fosse nessun rischio al feto di mortalità neonatale o anomalia congenita .
Inoltre neonati con integrazione prenatale di vitamina D avevano livelli più alti di 25 (OH), livelli di calcio e peso alla nascita a 3 mesi, 6 mesi 9 mesi e 12 mesi maggiore!!!
L’analisi dei dati ha mostrato che l’integrazione di vitamina D a “basse dosi” (≤2000 UI / giorno) era associata a un rischio ridotto di mortalità fetale o neonatale e che a dosi più elevate (> 2000 IU / d) non ha ridotto questo rischio.
Chiaro????
Inoltre è stato valutato come il basso livello materno di vitamina D è comune durante la gravidanza è un problema di salute pubblica in tutto il mondo.
Indicando che lo stato di basso livello di vitamina D durante la gravidanza può esporre la prole a un ambiente nutrizionale non ottimale durante le fasi critiche dello sviluppo fetale e può avere effetti a lungo termine sugli esiti di salute della prole.
Altra chicca venuta fuori è che i neonati che hanno ricevuto un’integrazione prenatale di vitamina D avevano maggiore lunghezza del femore e maggiore spessore della pelle , ma nessuna differenza significativa è stata osservata per la lunghezza del tallone e della circonferenza cranica.
Ed ancor più bello è stato sapere che i livelli materni di vitamina D durante la gravidanza influiscono positivamente sulla formazione ossea infantile, nonché sul muscolo scheletrico e sullo sviluppo dell’adiposità, che sono importanti per la crescita e lo sviluppo infantile.
In conclusione alla fine della review la supplementazione della vitamina d migliorava positivamente i seguenti parametri:
- mortalità fetale o neonatale (minore)
- neonato piccolo per età gestazionale (SGA) (maggiore)
- malformazione congenita, ricovero in un’unità di terapia intensiva neonatale (minore)
- peso alla nascita, punteggi di Apgar, 25-idrossivitamina D neonatale (25 [OH] D) e concentrazioni di calcio (migliore)
- parto pretermine (minore)
- antropometria infantile (migliore)
- morbilità respiratoria durante l’infanzia (minore)
Confermando che l’assunzione della vitamina D durante la fase gestazionale alla dose di 2000 ui giornaliera è utile per mantenere livelli normali di calcio e fosfato nel sangue, che a loro volta facilitano il processo di omeostasi degli ioni minerali e formazione ossea durante la prima infanzia e che svolge un ruolo importante nella modulazione della funzione immunitaria e nello stress ossidativo che può collegarsi alla crescita fetale ponendo le basi anche sull’effetto positivo che può esercitare sul sistema respiratorio e immunitario durante lo sviluppo polmonare nella prima infanzia.
Tutto questo per ribadire che è realmente possibile affermare che dovremmo “sempre” prevedere una supplementazione di vitamina d corretta e confermare ancora una volta che l’integrazione di vitamina d se consigliata e monitorata da medici e farmacisti è sicura, efficace e benefica per la salute dal concepimento all’ultimo giorno di vita.
Fonti:
Association Between Vitamin D Supplementation During Pregnancy and Offspring Growth, Morbidity, and MortalityA Systematic Review and Meta-analysis
Wei Guang Bi, BSc1,2; Anne Monique Nuyt, MD1,3; Hope Weiler, PhD4;
Dott. Atanasio De Meo
Farmacista
Dottore in Scienza e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute
Diploma di Master in Nutrizione Clinica
Biointegra 3.0
Email: nutrizioneebenessere.bio@gmail.com
Tel. 392 46 00 170
Penso anch’io che la vitamina D porti molti vantaggi. Non sapevo che anche nel periodo di gravidanza avesss questa importanza. Fa sempre bene informarsi ed essere informati.