LE VITAMINE NON SONO TUTTE UGUALI E TU SAI COME SCEGLIERLE??

, LE VITAMINE NON SONO TUTTE UGUALI E TU SAI COME SCEGLIERLE??

In questi giorni ma in generale durante l’anno siamo bombardati da messaggi pubblicitari, link, sponsorizzate che ci invitano ad acquistare questo o quell’ integratore.

Molto spesso a ragion veduta i claims (reclami alla vendita) utilizzati sono chiari e definiti dalla letteratura scientifica, in altri casi invece siamo di fronte a vere e proprie mistificazioni ed a messaggi fuorvianti e non veritieri.

Oggi voglio fare il punto su un gruppo di vitamine (ammine necessarie e indispensabili alla vita) la cui carenza o mancanza se protratta nel tempo può provocare lesioni, malformazioni congenite, cataratta, neoplasie, malattie cardiocircolatorie fino ad avere effetti nefasti.

Le vitamine  del gruppo B: sono (vitamine idrosolubili) un insieme eterogeneo di sostanze con attività biologiche molto diverse tra loro, ma senza un valore energetico (come tutte le vitamine) presenti tanto negli alimenti di origine vegetale tanto in quelli di origine animale. Pertanto non è corretto come invece spesso si sente affermare che per garantire un giusto apporto è necessario consumare solo grandi quantitativi di frutta e verdura.

Sicuramente possiamo affermare che agiscono,  su più fronti, tra cui il sistema nervoso, metabolismo dei macronutrienti (carboidrati, lipidi e proteine), produzione di energia, tonicità e resistenza degli annessi cutanei e non di meno esplicano un’importante azione modulante il sistema immunitario.

Dalla recente letteratura scientifica emerge il ruolo determinante delle varie vitamine ad esempio:

 La vitamina B1 (tiamina) sopprime lo stress ossidativo indotto da NF-kB e ha proprietà anti-infiammatorie. Una sua carenza provoca neuro-infiammazione e sovra-espressione di citochine pro-infiammatorie.

La vitamina B6 (riboflavina) influenza l’immunità umorale e cellulare, in particolare il suo deficit altera la differenziazione e maturazione dei linfociti. La sua carenza è stata associata a cambiamenti immunologici negli anziani, persone infette da HIV e pazienti con uremia o artrite reumatoide. La supplementazione con vitamina B6 (50-100mg/giorno) per 14 giorni ha dimostrato di migliorare la risposta immunitaria in pazienti criticamente malati.

La vitamina B12 è fondamentale nel metabolismo delle proteine, dei glucidi e dei lipidi, ha un ruolo importante nella modulazione del sistema immunitario,  nel funzionamento del sistema nervoso e nel metabolismo dell’acido folico e per questo influenza anche la formazione dei globuli rossi.

La vitamina B9 (acido folico) ha una funzione coenzimatica ed essenziale per la vita dei globuli rossi e la corretta composizione del sangue; interviene nel metabolismo degli aminoacidi ed è importante per l’accrescimento e la riproduzione cellulare in particolare della vita intrauterina per la corretta formazione del tubo neurale e lo sviluppo del sistema nervoso e del feto.

Assodato che le vitamine del gruppo B sono di fondamentale importanza per la nostra vita un  aspetto da chiarire troppo spesso sottovalutato riguarda la loro introduzione ed assorbimento.

L’apporto delle vitamine del gruppo B deve avvenire dall’esterno, in quanto l’organismo, di per sé, non è in grado di sintetizzarle, se non in maniera minima, ed insufficiente, come nel caso della vitamina B12 a livello intestinale.

Purtroppo la sola alimentazione non è in grado di far fronte al fabbisogno di queste vitamine, a causa di:

  • regimi alimentari squilibrati, tra cui l’alimentazione vegana, che eliminando alimenti di origine animale, porta ad una carenza di vitamina B12;
  • processi di cottura, in grado di degradare alcune vitamine (vit B9);
  • alcool e fumo, che ne  riducono l’assorbimento.

Queste vitamine presentano una biodisponibilità orale variabile:

  • 3-7% vitamina B1
  • 50% vitamina B6
  • biodisponibilità ad elevata variabilità per la vitamina B12, dipendente dalla presenza del fattore intrinseco dello stomaco, dosaggio e fonte di estrazione.
  • la vitamina B9 (acido folico) dalla sua forma inattiva richiede la conversione operata da un enzima (il metilenteidrafolatoreduttasi che per deficit genetico è inespresso in circa il 3,5% della popolazione europea) che provoca quindi inibizione nella conversione nella forma attiva e conseguentemente anche aumento della omocistinemia (fattore di rischio cardiovascolare).

Ciò significa quindi che una volta introdotte nell’organismo, queste vitamine devono essere convertite nella corrispondente forma attiva, capace di esplicare le funzioni prima citate. Ma purtroppo alcuni farmaci, polimorfismi genetici, oppure una carenza ereditaria di enzimi funzionali, possono influire negativamente su tale processo.

Si stima, ad esempio, che il 20% della popolazione non sia in grado di trasformare la  vitamina B6 in piridossal-5-fosfato, la sua corrispondente forma attiva.

Ecco perché l’unica strada percorribile è l’INTEGRAZIONE CORRETTA DI VITAMINE DEL GRUPPO B.

Ma, per essere realmente efficace, un integratore di vitamine del gruppo B dovrebbe contenere queste vitamine già nella loro forma attiva, e quindi maggiormente biodisponibile, ed in dosaggi realmente efficaci ad esplicare la funzione desiderata.

Ciò significa che quando si acquista un integratore è necessario valutare le sue forme attive scegliendo:

Per la vitamina B9 il metil teidrafolato e non l’acido folico

Per la vitamina B12 la meticobalamina e non la cianocobalamina

Per la vitamina B2 il riboflavin 5’ fosfato e non la riboflavina

Per la vitamina B6 il piridossal fosfato e non hcl piridossina

Non basta semplicemente acquistare l’ integratore , ma occorre leggere la formulazione del prodotto, per individuare forme e dosi presenti nel prodotto.

Questo perché la legislazione italiana ed europea non prevede che l’azienda produttrice sia obbligata a inserire la forma attiva o ad indicare la biodisponibilità della sostanza. E questa è una grave falla del sistema perché permette la proliferazione di integratori alimentari e nutraceutici totalmente inutili e dannosi sia alla salute che al portafoglio.

Da qui l’importanza di affidare al personale qualificato (farmacista specializzato o medico specializzato) la scelta del integratore, che sia in grado di valutare dosaggio, forma farmaceutica, biodisponibilità, modalità di assunzione, eventuali interazioni e tempo di assunzione.

FONTI:

 TRATTATO ITALIANO DI NUTRACEUTICA CLINICA. 2017

Cicero. Colletti. Handbook of Nutraceuticals for clinical use. 2018

Evidence of a thephylline-induced vitamin B6 defiency caused by non competitive inhibition of pyridoxal kinase. J lab Clin Med. 1989 J Lab Clin Med. 1989  Jan;113(1):15-22.

Spinas, Enrico, et al. “Crosstalk between vitamin B and immunity.” J Biol Regul Homeost Agents 29.2 (2015): 283-8.

L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport Michelangelo Giampietro.

Dott. Atanasio De Meo

Farmacista

Dottore in Scienze e Tecnologie de Fitness e dei Prodotti della Salute

Diploma di Master in Nutrizione Clinica

Biointegra 3.0

Tel. 3924600170

Email. nutrizioneebenessere.bio@gmail.com

Atanasio De Meo

Sono un Farmacista, Dottore in Scienze e Tecnologie del Fitness e dei Prodotti della Salute ed ho un Diploma di Master in Nutrizione Clinica. Mi occupo di integrazione sportiva e sono il CEO di BIOINTEGRA 3.0 SRL, un'attività che si occupa di nutrizione ed integrazione per il benessere della persona. Sono Socio AFEN Associazione Farmacisti Esperti In Nutrizione, Socio A.D.I.S.F Associazione Dottori Italiana Scienze del Fitness, Socio SINSEB Società Italiana di Nutrizione dello Sport e Benessere.

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