SPLENDIDAMENTE DONNA- La Candidosi: come si manifesta

CANDIDOSI, SPLENDIDAMENTE DONNA- La Candidosi: come si manifesta

La famiglia dei funghi è molto grande e comprende lieviti e muffe: la candida è un lievito saprofita. I lieviti sono funghi unicellulari che si moltiplicano molto rapidamente in ambiente acido, umido e ricco di zuccheri. Le muffe invece si sviluppano da una spora che cresce diramandosi in lunghi filamenti (detti ife della dimensione di 5-10 micron). Nel 97% delle persone la candida è presente nel tratto intestinale in forma innocua. Essa usa lo zucchero come alimento e carburante indipendentemente che derivi da carboidrati (cereali e zuccheri raffinati), alcool, cibi industriali o dall’ormone cortisolo (quello dello stress) che fa aumentare la glicemia. Errori alimentari, stress, farmaci e disbiosi creano un terreno sfavorevole e in tale condizione la candida si trasforma da lievito allo stato vegetativo di muffa. In pratica il suo è un adattamento alle nuove condizioni ambientali. Il lievito vive in simbiosi con l’organismo ospite ed è innocuo mentre la muffa è un parassita patogeno molto serio. Grazie a questo dimorfismo la candida è in grado di sottrarsi ai meccanismi di difesa dell’immunità cellulare, con tutti i rischi che ne consegue. Ad oggi si conoscono nove specie di candida, sei delle quali possono essere patogene per l’uomo. Le infezioni micotiche rappresentano una grave minaccia per la salute. Tra le numerose specie di Candida, la Candida albicans rappresenta il patogeno fungino prevalente nelle malattie umane, seguito da Candida glabrata, Candida parapsilosis, Candida tropicalis e Candida krusei. Le specie fungine possono crescere in tre morfologie cellulari: lievito, pseudoifa e ifa. Molte Candida spp. sono in grado di formare lieviti e pseudoife, ma solo la C. albicans unitamente a C. tropicalis e C. dubliniensis, strettamente correlate geneticamente alla prima, possono formare anche ife, laddove le ife, a differenza delle pseudoife, si formano come filamenti tubulari e non presentano restringimenti intercellulari. La Candida è un microrganismo eucariota con un’incredibile capacità di adattamento a diverse condizioni ambientali e all’organismo ospite. Queste proprietà uniche le consentono una duplice esistenza da organismo opportunista in grado di convivere con l’organismo ospite come saprofita o commensale innocuo oppure di diventare patogeno. Il suo dualismo ha una corrispondenza morfologica nella capacità della C. albicans di subire una transizione dimorfica dalla forma di lievito tipicamente ovoidale a quella di micelio costituito da ife. Questa transizione è della massima rilevanza per la patogenicità della C. albicans. È ampiamente dimostrato che la forma di lievito sia prevalentemente associata al commensalismo e che la possibilità per la Candida albicans di formare ife sia un fattore promuovente i meccanismi di virulenza. La manifestazione della Candida si manifesta con sintomi e disturbi che coinvolgono tessuti e apparati dell’intero corpo. Segnali di carattere generale che possono far sospettare ad un’infezione sistemica comprendono la mancanza di concentrazione, stanchezza cronica e malessere generale. Questi sintomi sono conseguenza dell’infezione a livello gastrointestinale, riconducibili a sua volta da alcuni disturbi come la pancia gonfia, diarrea/stipsi, meteorismo, prurito anale, crampi intestinali, episodi di colite, gonfiore dopo i pasti, soprattutto se si mangiano frutta o dolci, dolori addominali, indigestione cronica (pesantezza e gonfiore dopo mangiato), stanchezza e spossatezza, problemi alla pelle, micosi a unghie o sulla pelle, mughetto in bocca (patina bianca), ricorrenti cistiti. La proliferazione della Candida, alterando l’equilibrio intestinale, causa un rallentamento dei processi digestivi oltre ad una compromissione dell’assimilazione dei nutrienti, in particolare di minerali e vitamine. Le infezioni prolungate causano nel tempo indebolimento e malnutrizione, in cui si rischia di ammalarsi spesso, ci si sente spossati e frequenti mal di testa. Altro sintomo caratteristico è l’eccessivo desiderio di zuccheri: chi soffre di candidosi intestinale spesso avverte un desiderio infrenabile di dolci, pane, pizza, pasta. Questo desiderio è indotto da una particolare tossina prodotta dalla candida, che agisce a livello del sistema nervoso e che spinge a nutrirsi proprio degli alimenti che sostengono la proliferazione del fungo. La candida prolifera felicemente in ambienti umidi, freddi e acidi ecco perché è importantissimo adeguare l’alimentazione per far sì che l’ambiente non sia più favorevole. Per eliminare l’umidità e il freddo è opportuno che la maggior parte dei cibi siano cotti e per contrastare l’acidità è fondamentale alcalinizzare la dieta eliminando tutto ciò che acidifica il corpo come i prodotti raffinati e gli zuccheri. E’, inoltre importantissimo, eliminare lo zucchero (zucchero e dolcificanti di ogni tipo, farine raffinate e cereali raffinati), i lieviti (tutti i prodotti da forno freschi o preconfezionati), i latticini (contengono lattosio che contiene glucosio, lo “zucchero” che piace tanto alla candida) e anche il glutine. Anche i legumi possono dare fastidio e possono fermentare a livello intestinale Frutta a guscio e semi non sono facilissimi da digerire quando la digestione è compromessa dalla Candida, quindi limitarne il consumo può essere un’ottima idea. La Candida albicans è in grado di secernere oltre 79 metaboliti tossici (sostanze chimiche differenti come l’acetaldeide, simile alla formaldeide) creando disturbi in tutte le sfere, anche quella neuropsichica (depressione, ansia, paura, irritabilità, sbalzi di umore, scarsa memoria, ecc.). Quando il lievito si modifica diventando una muffa, i suoi filamenti (ife) penetrano la parete intestinale danneggiandola e creando dei varchi nel circolo sanguigno. La permeabilità intestinale infatti è proprio dovuta ai danni della candida. La mucosa diventando permeabile lascia passare nel sangue macromolecole (peptoni o proteine come caseina, glutine, ecc.), tossine intestinali (ptomaine), ma anche microbi, batteri, metalli pesanti e le stesse spore delle candida. Tali sostanze filtrate nel circolo sanguigno inducono una forte reazione di tipo infiammatoria da parte del sistema immunitario predisponendo nel lungo periodo a qualsiasi malattia (acuta, cronica, degenerativa e autoimmunitaria). L’acetaldeide supera la barriera ematoencefalica, raggiunge il cervello provocando alterazioni a livello del sistema nervoso centrale e disturbi come difficoltà di memoria, apatia, depressione, aumento dell’ansia, vertigini e irritabilità, sbalzi di umore, pianto facile, vertigini. L’infezione a livello vaginale è invece riconducibile alla comparsa di prurito e bruciore alle parti intime, perdite biancastre, labbra vaginale gonfie e arrossite, bruciore o dolore durante la minzione e durante i rapporti sessuali. L’indebolimento delle difese a livello vaginale predispone a sua volta alla colonizzazione batterica da parte di germi provenienti dall’ intestino, causando episodi di cistite. La continua sollecitazione del sistema immunitario GALT da parte della Candida e dalle tossine da essa prodotte, indebolisce il sistema immunitario ciò causa lo sviluppo di episodi recidivanti sempre più frequenti e all’insorgenza di allergie, psoriasi ed eczemi.

Va ricordato in conclusione che la candida non è un nemico subdolo da combattere con ogni mezzo, ma un lievito innocuo che vive in simbiosi con noi ed è addirittura utile per la sintesi di sostanze importanti. Solamente quando il nostro terreno organico (sangue, linfa, liquidi extra e intracellulari) ed epigenetico (aspetti emozionali e spirituali) peggiorano (acidosi, ipossigenazione, stress, ecc.) che la candida può mutare in una pericolosissima muffa.

La colpa è del fungo che si adatta alle condizioni organiche o nostra perché abbiamo creato le premesse di tali perturbazioni?

Infine Vi raccomando di rivolgervi sempre a Medici specialisti e non fate diete FAI DA TE ma rivolgetevi sempre a Biologi nutrizionisti ben qualificati.

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