Malattie oncologiche: come possiamo prevenirle

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Le regole per l’alimentazione della prevenzione delle malattie oncologiche spesso si confondono con quelle per la nutrizione nel paziente oncologico. L’alimentazione per la prevenzione è rivolta a soggetti sani e ha come obiettivo quello di evitare che si ammalino. Differenti sono gli obiettivi nel caso del paziente oncologico. Secondo l’OMS su 10 milioni di persone affette da malattie oncologiche, 3 o 4 milioni avrebbero potuto evitare di svilupparle attenendosi ad un’alimentazione corretta. I cambiamenti ambientali dell’ultimo secolo riguardanti sia l’alimentazione che l’attività fisica sono strettamente collegati con il rischio di patologie croniche, malattie oncologiche incluse. L’impatto del cibo sulla salute non è dovuto a un singolo alimento, ma a un pattern alimentare che, associato all’attività fisica e ad altri fattori (ad esempio genetici), può determinare la condizione nutrizionale e di salute dell’individuo.

Tra i fattori che si sono dimostrati associati ad un maggior rischio di cancro, quello più evidente è l’eccesso ponderale: le persone obese si ammalano di più di tumore. Da qui la prima raccomandazione di mantenersi normopeso tutta la vita.

Importante è quindi fare attività fisica ogni giorno e limitare il tempo che si trascorre seduti: l’esercizio fisico ha effetti positivi sia sulla prevenzione che sulla mortalità, progressione del cancro e sugli effetti collaterali delle terapie.

Seguite una dieta sana: mangiate alimenti integrali, verdura, frutta, legumi: questi alimenti sono ricchi di sostanze con attività biologica come acidi fenolici o tocoferoli (con attività antiossidante) o  grassi insaturi e fitosteroli (che possono influenzare il metabolismo lipidico), acido ellagico (in noci e melagrana), folati, sulforafano e indolo-3-carbinolo delle crucifere e varie vitamine. I prodotti integrali subiscono un processo di raffinazione ridotto al minimo, quindi contengono più vitamine, sali minerali, proteine e fibre dei prodotti raffinati. Inoltre per ogni 200g di frutta e verdura consumati, il rischio di cancro si riduce del 3%. Sono raccomandate almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura. Preferite quindi alimenti a basso carico glicemico come ad esempio l’olio extravergine di oliva e i semi oleaginosi (noci, mandorle, nocciole, zucca, sesamo, pistacchi non salati, lino).

Limitate i cibi molto calorici (ricchi di zuccheri o grassi), con elevato IG ed evitate le bevande dolci: il consumo di alimenti con alto IG è correlato all’aumento moderato del rischio di cancro al colon-retto, della mammella e dell’endometrio. I cibi ad alta densità calorica sono quelli industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati. Le bevande gassate e zuccherate sono totalmente da evitare perché forniscono molte calorie senza indurre il senso di sazietà.

Evitate la carne lavorata (carni in scatola, salumi, wurstel), limitate la carne rossa (ovina, suina, bovina e vitello) e i cibi ricchi di sale ( come quelli in scatola): un aumento degli alimenti ultra-trasformati nella dieta è associato ad un aumento del cancro generale ed al seno. Limitate quindi il consumo di prodotti confezionati, industriali, processati: gli alimenti ultra processati sono spesso caratterizzati da una minore qualità nutrizionale, dalla presenza di additivi, di conservanti e sostanze che si formano durante la produzione, lavorazione e conservazione degli alimenti.

Il consumo elevato di sale e cibi conservati sotto sale è associato al cancro dello stomaco. Utilizzate le spezie e le erbe aromatiche per insaporire i piatti (salvia, menta, timo, cannella, zenzero, curcuma e pepe, cumino ecc..) e non superate i 5g al giorno di sale.

Limitate il consumo di alcol a 1 bicchiere a pasto per gli uomini e 1 al giorno per le donne: uno studio ha dimostrato che il 10% dei decessi tra gli uomini e il 3% tra le donne è da imputare all’abuso di alcol. C’è un maggior rischio per le forme di cancro che interessano il cavo orale, dalla gola alla laringe, ma anche per i tumori di fegato, mammella e colon-retto.

Consumate alimenti contenenti fibre: la fibra alimentare esercita vari effetti protettivi nel tratto gastrointestinale. Inoltre c’è un’associazione inversa tra assunzione di fibre alimentari e rischio di cancro al seno. Una dieta ricca di fibre è associata a un basso rischio di sviluppare il cancro del colon-retto, grazie al ruolo del butirrato prodotto dalla fermentazione di queste.

Ponete particolare attenzione agli zuccheri nascosti in moltissimi prodotti industriali come i tè, le bevande gassate, i prodotti per la colazione (yogurt alla frutta, muesli, cereali vari, barrette, latte vegetale), minestre e sughi pronti, condimenti (come l’aceto balsamico o il ketchup), panature, succhi di frutta, prodotti da forno confezionati, salumi e wurstel.

Moderato consumo di latte e latticini: per molti anni il latte è stato ingiustamente sottovalutato a causa della sua associazione con malattie cardiovascolari, dislipidemie e obesità. Studi recenti mettono invece in evidenza che gli acidi grassi come l’acido butirrico e l’acido linoleico coniugato, i fosfolipidi e gli sfingolipidi del latte, sono potenziali agenti anticancerogeni. In particolare il consumo di yogurt è stato correlato a un ridotto rischio di sviluppare le malattie oncologiche.

Scegliete un’alimentazione varia e alimenti freschi: quello che è alla base della nostra dieta Mediterranea.

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