desiderare un sonno ristoratore…

sonno, desiderare un sonno ristoratore…

La respirazione disordinata del sonno (SDB) comprende  una vasta gamma di casi clinici dal semplice russamento, all’ostruzione delle vie aeree superiori (UARS) alla sindrome dell’apnea ostruttiva  del sonno (OSAS) . Il russamento è un rumore respiratorio causato dall’aria che passando veloce contro le parti molli delle vie aeree le fa vibrare. Il flusso di aria può ridursi di oltre il 50% (ipopnee) o arrestarsi per alcuni secondi (apnee): l’OSAS è definita come una interruzione parziale o completa del flusso respiratorio della durata di almeno 10 secondi a causa della transitoria ostruzione delle vie aeree superiori (vestibolo nasale, nasofaringe, orofaringe, ipofaringe), con persistenza dei movimenti della parete toracica. Inoltre è definita dalla presenza di almeno 5 episodi di apnea/ipopnea di natura ostruttiva per ora di sonno associati ad eccessiva sonnolenza diurna, deficit di concentrazione ed attenzione, stanchezza progressiva fino all’astenia.

Episodi di ipossemia / reossigenazione , il trauma meccanico delle vie aeree e l’obesità sono tutti fattori spesso coesistenti nei soggetti con OSAS, che possono causare l’infiammazione sistemica e locale e un eccesso di radicali liberi, alla base dello stress ossidativo.  Il processo di infiammazione e OS in OSAS è stato ampiamente studiato, soprattutto a livello sistemico, e la relazione di OSAS con malattia cardiovascolare e metabolica è stato attribuito a questo processo.

L’OSAS rappresenta un problema abbastanza diffuso più presente negli uomini rispetto alle donne, e  sicuramente peggiora indipendentemente dal sesso quando aumenta il peso quindi all’aumentare del BMI: l’incremento di un solo punto del BMI può aumentare il rischio di OSAS di 4 volte.

L’obesità, intesa come variazione morfologica, soprattutto quella viscerale, può contribuire allo sviluppo delle apnee attraverso diversi meccanismi. Nell’obesità grave il diaframma viene spinto verso l’alto. Questo implica una ridotta capacità di contrazione da parte di questo muscolo a cui si associa una riduzione dei volumi polmonari. Questi fattori potrebbero favorire anche un restringimento del faringe e quindi lo sviluppo delle apnee. Un’ipotesi alternativa è che il grasso viscerale comporti un incremento dell’attività dei muscoli respiratori, portando alla produzione di una pressione negativa con collasso delle vie aeree superiori durante la fase inspiratoria. Infine la circonferenza del collo, correlata con la distribuzione del grasso corporeo, rappresenta uno dei principali fattori di predizione della sindrome. I pazienti con OSAS presentano anche da svegli vie aeree più strette.

Infine, un aumento della quantità di grasso, associato ad un incremento della componente muscolare, è stato riscontrato anche a livello dell’ugola con infiltrazione di tessuto adiposo e conseguente maggiore rigidità del palato molle.

Durante le apnee i livelli di ossigeno nel sangue si abbassano rapidamente di contro c’è un aumento della pressione sanguigna e dell’ attività cardiaca con possibili aritmie e a livello cerebrale microrisvegli o risvegli con affanno. Oltre a disturbi cardiovascolari nei pazienti con apnee notturne un sonno alterato può determinare:

 

  • sonnolenza diurna
  • deficit della memoria
  • irritabilità
  • colpi di sonno.

Ciò è causa indiretta in questi pazienti di incidenti stradali e sul lavoro oltre a problemi cardiovascolari.

Fondamentale è la prevenzione e anche l’attenta osservazione del paziente per poter accertare di che tipo di disturbo del respiro si parla. Sono patologie sempre più diffuse e non è un caso che siano in crescita proporzionale all’aumento dell’obesità e dei soggetti con sindrome metabolica.

Il nostro corpo è una macchina perfetta e se qualche ingranaggio manca di olio si può incorrere in spiacevoli “incidenti” o danni più o meno irreversibili.

Avere cura di se stessi dovrebbe diventare un imperativo categorico!

 

Le indicazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto con il medico. E’ pertanto opportuno consultare il proprio medico curante e/o lo specialista.

bibliografia

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The Association of Brain-Derived Neurotrophic Factor Gene Polymorphism with Obstructive Sleep Apnea Syndrome and Obesity – Received: 22 February 2016 / Accepted: 2 May 2016 / Published online: 11 May 2016  Springer Science+Business Media New York 2016

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Received: 11 November 2015 / Accepted: 21 March 2016 / Published online: 5 April 2016 _ Springer Science+Business Media New York 2016

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