L’Obesità è una patologia multifattoriale caratterizzata da un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, che influisce negativamente sullo stato di salute dell’individuo, aggravando fortemente i costi per la spesa sanitaria; e per quanto possa sembrare incredibile, solo negli ultimi 30 anni è stata considerata dalla comunità clinica internazionale una vera e propria patologia più che una semplice alterazione estetica [1]. Più che l’Obesità, sono le sue conseguenze che rappresentano dei veri e propri fattori di rischio per malattie gravi come l’Aterosclerosi, il Diabete di tipo 2, l’Ipertensione, l’Ipogonadismo, le Malattie cerebrovascolari e cardiovascolari e tante altre [2]. Questo perché, il tessuto adiposo (grasso corporeo) oltre ad essere la nostra vera e propria riserva energetica e il nostro principale termoisolante, è un organo endocrino a tutti gli effetti, che produce una serie di ormoni e molecole chiamate Adipochine, le quali sono in grado di stabilire nessi di comunicazione con altri tessuti e organi. In caso di aumento del tessuto adiposo, la produzione di queste Adipochine cambia, determinando quelle che sono le conseguenze negative dell’Obesità [3][4]. Infatti l’ingresso dei trigliceridi all’interno delle cellule adipose, causa il loro progressivo aumento del volume. Questo cambiamento è visibile anche dall’esterno: la pancia diventa sempre più prominente e tutto il corpo ingrassa a causa dell’espansione del grasso addominale e sottocutaneo. Ovviamente le cellule adipose non possono ricevere una dose illimitata di trigliceridi al loro interno, altrimenti “esploderebbero” come un palloncino colmo d’aria. Per non scoppiare e morire, raggiunto il loro volume critico producono particolari proteine infiammatorie, finalizzate a impedire l’ulteriore entrata di trigliceridi al loro interno. Ma queste proteine, determinano un’infiammazione cronica sistemica estesa su tutto l’organismo! Così il corpo, giorno dopo giorno si trasforma, viene a ridursi la massa magra e la massa ossea e si modificano i valori della pressione arteriosa, perché l’acqua uscendo dalle cellule adipose entra nel connettivo per finire all’interno dei vasi sanguigni aumentando i volumi idrici circolanti e causando la comparsa di capillari cutanei dilatati, edemi e vene varicose [5].
Bibliografia:
[1] World Health Organization (WHO). Obesity and overweight. January 2015. http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/. Accessed 2 April 2016.
[2] Alberti KG, Zimmer P, Shaw J. The metabolic syndrome, a new worldwide definition. Lancet. 2005;366:1059-62. doi:10.1016/S0140-6736(05)67402-8.
[3] Sell H, Habich C, Eckel J. Adaptive immunity in obesity and insulin resistance. Nat Rev Endocrinol. 2012;8:709-16. doi:10.1038/nrendo.1012.114.
[4] Lumeng CN, Saltiel AR. Inflammatory links between obesity and metabolic sisease. J Clin Invest. 2011;121:2111-7. doi: 10.1172/JCI57132.
[5] Rossi PL. Dalle calorie alle molecole. Roma, Aboca, 2014.